Il borgo è conosciuto nella zona come “S.Antonio al Ponte”, in quanto si trovava in prossimità del ponte sul fiume Sangro, all´incrocio di tratturi paralleli e perpendicolari al corso del fiume stesso; esso rappresentò per secoli il punto d´incontro e di sosta di pellegrini, mercanti e pastori, ma perse rapidamente tutta la sua importanza con lo sviluppo della rete stradale dopo l´Unità d´Italia. In una memoria del 1777 presente presso l´archivio parrocchiale di Bomba si legge che la chiesa di Sant´Antonio fu edificata dalle fondamenta nel 1526 dal barone Antonio Annecchino “da altri uomini di detta terra. E´ più probabile, però che l´esistenza di una cappella sia precedente a tale data, essendo il luogo importante sia per la presenza di un ponte sul fiume Sangro, sia perché crocevia di diversi tratturi, quindi la zona era molto frequentata. La storia della chiesa s´intreccia con quella degli avvenimenti che precedettero e seguirono la Controriforma. Il tentativo di controllare tutto ciò che apparteneva alla chiesa, senza tener in alcun conto le leggi che regolavano i rapporti economici e i diritti acquisiti in base alle leggi esistenti, produsse molte liti con i feudatari. La chiesa, di Sant´Antonio rimase, infatti, coinvolta per ben due secoli in una di queste liti che sorse tra i feudatari di Bomba e gli Abati Commendatari di Sant´Antonio Viennese di Napoli, per il diritto di nomina del prete. La chiesa perse gradualmente la sua importanza e fu degradata, anche in seguito a manipolazioni, fino ad essere adibita a fienile. Solo recentemente le è stata restituita la sua dignità di chiesa, ma chiusa al culto. Attualmente è una cappella di una sola stanza dalle dimensioni di metri 6×6: i quattro piedritti sorreggono la piccola e bassa calotta della cupola. Sui pennacchi sono rappresentati i simboli dei quattro evangelisti. Di fronte alla porta d´ingresso si apre una nicchia, ora vuota, in cui era custodita la statua del Santo. La parete mostra residui di affreschi in pessimo stato di conservazione. Nella lunetta si intravvede l´immagine di un santo (forse S. Nicola vescovo). Ai lati dell´abside due piccoli riquadri interessanti: a sinistra la Madonna del Sambuco, a destra S. Rocco. Sulle pareti laterali sono visibili due pale con immagini di Maria Assunta e S. Antonio di Padova. Sia la pala che la statua, posta alla sinistra dell´altare, non hanno niente a che vedere con S. Antonio Abate in onore del quale fu costruita la chiesa. Di fianco alla chiesa, passavano due tratturi, quello che attraversava il Sangro proprio in quel punto e l´altro che lo costeggiava sulla destra: entrambi si ricongiungevano a sud al tratturo Pescasseroli – Candela e a nord a quello L´Aquila – Foggia nei pressi del comune di Perano.
Per motivi di sicurezza le varie chiese normalmente sono chiuse. Per una visita ci si può rivolgere in parrocchia:
Tel. 0872.860113
Se si va direttamente in una chiesa diversa da quella parrocchiale, c´è una persona incaricata sul posto che possiede la chiave per aprire la chiesa stessa (informarsi sul posto). Comunque diamo gli orari approssimativi d´apertura delle chiese con le varie celebrazioni liturgiche.